In Italy, the value of bioeconomy is 251 billion € and more than 1.7 million of workforce is employed in this sector. The forest-wood chain cover about 15% of total value of bioeconomy. The consultation draft of
Nell’ultimo decennio l’Unione Europea (UE) ha identificato nella “bioeconomia” uno degli aspetti chiave su cui puntare per superare il periodo di stagnazione o recessione economica che molti paesi membri stanno attraversando a partire dagli inizi del XXI secolo (
La bioeconomia rappresenta un punto di rottura con la teoria economica neoclassica, in quanto cerca di fornire un
A partire dal 1997, il termine “bioeconomia” è diventato di uso corrente, anche al di fuori della sfera degli specialisti, al fine di indicare in senso ampio tutte quelle attività economiche che impiegando processi biologici, hanno impatti, diretti e indiretti, sul benessere umano, sull’innovazione, sulla competitività, sul soddisfacimento dei bisogni sociali e sullo stato sociale (
Nel 2012, la Commissione Europea ha adottato una strategia, denominata “
Attualmente la bioeconomia nei paesi dell’UE ha un impatto economico pari 2 trilioni di € l’anno e 22 milioni di posti i lavoro corrispondenti a circa il 9% dell’intera forza lavoro dell’UE (
In Italia, il valore della bioeconomia è stato stimato in circa 251 bilioni di € in riferimento al 2015. All’interno di questo valore il settore foresta-legno, comprensivo delle cartiere, rappresenta circa il 15% del totale. In termini occupazionali la bioeconomia impiega oltre 1 milione e 700 mila addetti di cui circa il 16% è impiegato nel settore foresta-legno (
A partire dalle presenti considerazioni l’obiettivo del presente lavoro è stato quello di raccogliere ed analizzare le opinioni dei portatori d’interessi della Regione Calabria in merito alle priorità concernenti il settore foresta-legno da includere nella futura
Le opinioni dei portatori d’interessi, in merito alle possibili strategie di valorizzazione della filiera foresta-legno in Calabria, sono state raccolte in riferimento alle quattro aree studio (Catena Costiera, Pollino, Serre Calabre e Sila) coinvolte nel progetto “ALForLab” (PON03PE_00024_1). Al fine di avere un quadro esaustivo dei differenti punti di vista dei portatori d’interessi, il presente studio è stato strutturato nelle seguenti quattro fasi di lavoro: (1) identificazione degli obiettivi e delle azioni per la valorizzazione della filiera foresta-legno in Calabria; (2) identificazione e classificazione dei portatori d’interessi (
Allo scopo di identificare in maniera organica gli obiettivi prioritari per la valorizzazione della filiera foresta-legno in Calabria, è stata realizzata, durante la prima fase di lavoro, un’analisi S.W.O.T. (
A partire dai risultati dell’analisi S.W.O.T. sono stati identificati gli obiettivi e le azioni necessari per valorizzare, principalmente dal punto di vista economico, la filiera foresta-legno regionale sulla base dei principi espressi dalla
La seconda fase di lavoro si è focalizzata sull’identificazione dei portatori d’interessi da coinvolgere nell’indagine (
Il potere può essere definito come la probabilità che un attore, all’interno di una relazione sociale, sia in una posizione che gli consenta di far valere il proprio volere nonostante eventuali resistenze (
La legittimitàè, invece, l’assunzione generalizzata che le azioni di un qualsiasi attore sociale siano desiderabili, proprie o appropriate all’interno di un sistema sociale di norme, valori, credenze e definizioni comuni (
L’urgenza è il grado con cui le richieste dei singoli portatori d’interessi richiedono attenzione immediata (
Infine, la prossimitàè lo stato, la qualità o il fatto di essere vicini nel tempo o nello spazio al tema trattato (
Al termine di questa fase di valutazione 196 portatori d’interessi presentavano valori alti o medio-alti in riferimento ai quattro criteri sopramenzionati. Tutti questi
La terza fase del lavoro si è incentrata sulla predisposizione e somministrazione di un questionario strutturato al campione di portatori d’interessi precedentemente identificato. Il questionario è stato somministrato di persona (faccia-a-faccia) previo appuntamento telefonico.
Al fine di facilitarne la compilazione il questionario è stato ripartito in due sezioni tematiche. La prima sezione tematica, riguardante le informazioni personali del rispondente, ha raccolto i seguenti dati: genere, età, livello di istruzione (nessuno, diploma di scuola media inferiore, diploma di scuola media superiore, laurea, post-laurea), organizzazione o associazione di appartenenza, e area geografica di riferimento. Quest’ultima informazione è stata raccolta in quanto, come detto, il progetto “ALForLab” si è focalizzato prevalentemente su quattro aree studio (Catena Costiera, Pollino, Serre Calabre e Sila), conseguentemente i portatori d’interessi coinvolti nell’indagine sono stati identificati principalmente in riferimento a suddette aree. La seconda sezione tematica si è incentrata sulla valutazione, da parte dei singoli rispondenti, degli obiettivi e delle azioni precedentemente individuati. Gli obiettivi sono stati valutati impiegando una scala Likert a cinque valori (da 1=obiettivo molto poco importante a 5=obiettivo molto importante), mentre le azioni sono state ordinate per importanza (
La quarta, ed ultima, fase ha comportato l’elaborazione di dati raccolti attraverso il questionario al fine di definire la strategia ottimale, a detta dei portatori d’interessi, per valorizzare la filiera foresta-legno nella Regione Calabria. Partendo dall’assunto che le risorse economiche pubbliche da destinare al settore forestale sono limitate e tutti gli obiettivi non sono simultaneamente realizzabili si è deciso di definire due strategie: (1) la
L’ordine d’importanza degli obiettivi è stata stilata, complessivamente e per singolo gruppo di interesse, calcolando media e mediana di ciascun obiettivo. Invece, il
A ciascun elemento, a partire dall’ultimo elemento ordinato, vanno assegnati dei punti di preferenza in graduatoria secondo la seguente regola (
dove
L’elemento posizionato in ultima posizione riceve 1 punto, quello in penultima posizione ottiene 2 punti, e così via fino a quello in prima posizione che riceve
Dal momento che la numerosità dei rispondenti non è la stessa, è stato calcolato un valore ponderato sulla base del numero di rispondenti (
dove
I risultati della presente indagine mettono in evidenza che, a detta degli intervistati, l’obiettivo prioritario da conseguire per rilanciare il settore forestale in Calabria è quello di implementare i valori immateriali - sociali e ambientali (O5) - del bosco (valore medio di 4.72). Questo obiettivo è seguito da altri due obiettivi considerati anch’essi di rilevante importanza quali: il miglioramento del lavoro degli operatori del settore forestale (O7), con un valore medio di 4.60, e l’incentivazione della certificazione forestale (O2), con un valore medio pari a 4.52. I due obiettivi di valorizzazione economica dei prodotti legnosi (O1) e degli interventi di coordinamento degli attori della filiera foresta-legno (O4) - risultano di media importanza rispettivamente con valori medi di 4.26 e 4.18 (
Entrando nel merito dei primi tre obiettivi si può asserire che i valori immateriali del bosco (O5) comprendono la contemplazione estetica, la biodiversità, la ricreazione e tutti quei valori del bosco collegati alle tradizioni e al vissuto personale delle persone (
Le attività divulgative e didattico-educative in relazione ai valori immateriali del bosco (A11) consentono, nel lungo periodo, di incidere sul comportamento degli attori sociali nei confronti della risorsa forestale e dei servizi ecosistemici da essa erogati. Le attività di sensibilizzazione e di educazione ambientale hanno l’obiettivo di rendere i cittadini più consapevoli e informati in merito all’ambiente in generale e alla foreste nello specifico evitando quei comportamenti in grado di danneggiare la risorsa compromettendone la funzionalità (
Il pagamento per i servizi ecosistemici (A12, PES) può essere considerata, a detta di diversi autori, una soluzione al fallimento dei mercati in quanto consente di internalizzare le esternalità ambientali e al contempo di evitare comportamenti da
A detta del campione di intervistati, in questo momento risulta più importante la messa a punto di una campagna di sensibilizzazione, informazione ed educazione sul ruolo e sull’importanza delle funzioni sociale e ambientale del bosco più che non la sperimentazione di innovativi sistemi di pagamento per il miglioramento dell’erogazione di servizi ecosistemici (
Il miglioramento del lavoro degli operatori del settore forestale (O7), considerato il secondo obiettivo in ordine di importanza, deve essere conseguito, a detta del campione di intervistati, attraverso la promozione e la diffusione di attività di consulenza, assistenza, formazione ed aggiornamento professionale degli attori operanti nel settore forestale e nelle filiere ad esso collegate (A15). Questo aspetto rappresenta un’importante sfida per la Regione Calabria e per gli altri soggetti coinvolti nelle attività formative in quanto al fine di rilanciare l’intera filiera si rende necessario un aggiornamento professionale degli operatori attraverso l’organizzazione di appositi corsi di formazione e qualificazione professionale. La formazione dovrebbe coinvolgere sia gli operai forestali sia gli imprenditori agro-forestali in modo da rilanciare a tutti i livelli le imprese del settore. In tale prospettiva, il progetto di ricerca “ALForLab” è accompagnato e completato, da un progetto di formazione che si esplica su due percorsi formativi, per un totale di 30 formandi, volti a creare delle figure professionali di: 1- esperto in inventariazione avanzata, pianificazione e gestione integrata della filiera foresta-legno-ambiente - in capo ai partner dell’Università della Calabria e CNR-ISAFOM; 2- esperto in innovazioni tecnologiche finalizzate alla raccolta, trasformazione e impiego del legno e alla valutazione e certificazione nella filiera foresta-legno-ambiente - in capo ai partner dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria e del CREA.
Il terzo obiettivo in ordine d’importanza è rappresentato dall’incentivazione della certificazione forestale (O2) a livello regionale. La certificazione forestale comporta a livello territoriale sia vantaggi di natura ambientali, quali una gestione responsabile dell’ambiente, garantendo che i prodotti legnosi e non (PFNL) provengano da foreste gestite in maniera sostenibile (
Sintetizzando quando emerso dall’elaborazione delle informazioni di tutti i portatori di interesse senza distinguerli per gruppi di interesse è stato possibile definire la
Osservando i dati per gruppi di interesse si possono mettere in evidenza i punti di convergenza e di divergenza in merito agli obiettivi da perseguire e alle relative azioni da realizzare per ciascun obiettivo (
Le azioni prioritarie per ciascun obiettivo sono state identificate utilizzando il metodo Borda i cui risultati sono riportati nella
A detta dei portatori d’interessi intervistati la valorizzazione economica dei prodotti legnosi della Calabria (O1) può essere conseguita principalmente attraverso due azioni: la creazione di un sistema di tracciabilità che consenta di conoscere la provenienza della materia prima impiegata (A1) e l’incentivazione all’uso di legname locale nella produzione di semilavorati e prodotti finiti (A2), entrambe con un valore d’importanza media di 2.26. La realizzazione di un osservatorio del legno e la costruzione di un portale informatico per facilitare lo scambio d’informazioni tra domanda e offerta (A3) è considerata di marginale importanza dai rispondenti (valore medio d’importanza di 1.76). Osservando i risultati per gruppo di interesse non emergono rilevanti differenze, quattro gruppi di interessi (attori della filiera foresta-legno, associazioni ambientaliste, enti pubblici e associazioni di categoria del settore agricolo) considerano la creazione di un sistema di tracciabilità (A1) l’azione più importante per valorizzare dal punto di vista economico i prodotti legnosi calabresi, mentre i rappresentanti delle università e dei centri di ricerca considerano come prioritaria l’incentivazione dell’uso del legname locale (A2).
In riferimento al secondo obiettivo (O2 - incrementare la diffusione della certificazione forestale) i pareri degli intervistati risultano discordanti in quanto entrambe le azioni - migliorare l’accesso al mercato dei prodotti certificati (A4) e promuovere eventi informativi/formativi sugli aspetti legati alla certificazione (A5) - sono considerate importanti da perseguire nel breve-medio periodo (importanza media A4 di 2.58, importanza media A5 di 2.46). Analizzando i dati per gruppi di interessi emerge come tre gruppi (attori delle filiera foresta-legno, enti pubblici, università e dei centri di ricerca) considerino di fondamentale importanza il miglioramento dell’accesso al mercato dei prodotti certificati come base per diffondere la certificazione forestale in Calabria, mentre due gruppi (associazioni ambientaliste e associazioni di categoria) danno maggiore enfasi agli aspetti informativi e formativi legati alla eco-certificazione.
Per quanto concerne il terzo obiettivo, a detta degli intervistati, l’orientamento della produzione verso le richieste del mercato (O3) deve essere conseguito principalmente attraverso la differenziazione e il potenziamento degli sbocchi di mercato del legname locale (A6). I dati ripartiti per gruppi di interesse confermano quanto precedentemente asserito in quanto quattro dei cinque gruppi di interesse (attori della filiera foresta-legno, enti pubblici, associazioni ambientaliste e associazioni di categoria) considerano prioritaria l’A6, mentre soltanto i rappresentanti delle università e dei centri di ricerca enfatizza l’importanza della diversificazione degli assortimenti legnosi secondo le richieste del mercato (A7).
Gli interventi di coordinamento degli attori della filiera foresta-legno (O4) possono essere conseguiti principalmente attraverso l’impiego di un approccio partecipativo finalizzato a mettere in contatto tutti gli attori della filiera (A10). Questa azione è considerata prioritaria per il conseguimento del suddetto obiettivo da due gruppi di interessi (enti pubblici, università e centri di ricerca), mentre per gli attori della filiera foresta-legno sarebbe più efficace agevolare le procedure di locazione o comodato d’uso e l’acquisizione di proprietà fondiaria dei terreni montani per ridurre la frammentazione delle proprietà boschive (A9). Invece, per le associazioni ambientaliste e le associazioni di categoria l’azione più idonea per migliorare il coordinamento degli attori della filiera foresta-legno sarebbe incentivare l’associazionismo tra proprietari forestali, pubblici e privati, al fine di superare i limiti legati alle ridotte dimensioni delle proprietà forestali (A8).
Per quanto riguarda l’implementazione dei valori culturali e ambientali del bosco (O5), tutti i gruppi di interesse concordano sull’importanza della promozione di attività divulgative e didattico-educative finalizzate a migliorare nei cittadini la consapevolezza del grande valore naturale e culturale del bosco (A11).
L’obiettivo finalizzato all’incentivazione del livello di meccanizzazione delle diverse operazioni colturali e di trasformazione del legname (O6) dovrebbe essere conseguito, a detta di quattro dei cinque gruppi di interesse (attori della filiera foresta-legno, associazioni ambientaliste, enti pubblici, università e centri di ricerca), principalmente attraverso l’ammodernamento delle dotazioni, degli impianti e delle strutture delle imprese del settore (A13). Unicamente i rappresentati delle associazioni di categoria e degli ordini professionali hanno sottolineato la rilevanza dell’utilizzo di dispositivi per la sicurezza individuale degli operatori delle imprese forestali (A14).
Infine, il miglioramento del lavoro degli operatori del settore deve essere raggiunto, secondo quattro gruppi di interessi (attori della filiera foresta-legno, associazioni ambientaliste, enti pubblici, università e centri di ricerca), attraverso la diffusione di attività di consulenza, assistenza, formazione ed aggiornamento professionale degli attori operanti nel settore forestale e nelle filiere ad esso collegate (A15). A detta dei rappresentanti delle associazioni di categoria e degli ordini professionali, invece, tale obiettivo è conseguibile principalmente attraverso la promozione di corsi di formazione sulla sicurezza (A16).
I dati elaborati per gruppi di interesse hanno permesso di definire un seconda strategia di valorizzazione della filiera foresta-legno in Calabria (
In ultima analisi, i dati raccolti sono stati elaborati in riferimento alle quattro aree di studio del progetto “ALForLab” senza distinguere per gruppi di interesse (
In merito alle azioni più idonee per conseguire un determinato obiettivo (
Al fine di incrementare la diffusione della certificazione forestale in Calabria (O2), i rispondenti di tre aree studio (Catena Costiera, Pollino e Sila) punterebbero sul miglioramento dell’accesso al mercato dei prodotti certificati (A4), mentre i rispondenti delle Serre Calabre considerano come maggiormente efficace la promozione di eventi informativi e formativi finalizzati a pubblicizzare i vantaggi della certificazione forestale sia in termini ambientali sia in termini economici (A5).
Per quanto riguarda l’orientamento della produzione verso le richieste del mercato (O3) e l’implementazione del valore culturale e ambientale del bosco (O5) i rispondenti di tutte le aree studio concordano che le azioni più efficaci sono rispettivamente il potenziamento di nuovi sbocchi di mercato per il legname locale (A6) e la promozione e diffusione di attività di sensibilizzazione e educazione ambientale concernenti i valori immateriali del bosco (A11).
A detta degli intervistati di due aree studio (Pollino e Sila), il coordinamento degli attori della filiera foresta-legno (O4) dovrebbe avvenire attraverso l’incentivazione dell’associazionismo tra proprietari forestali (A8), mentre per i rispondenti delle altre due aree studio (Catena Costiera e Serre Calabre) tale coordinamento degli attori dovrebbe avvenire attraverso la diffusione di un approccio decisionale dal basso e un più largo coinvolgimento dei portatori d’interessi (A10).
In riferimento all’incentivazione della meccanizzazione delle operazioni in bosco e nei processi di trasformazione del legno (O6) gli intervistati di tutte le aree studio concordano sulla necessità di un ammodernamento delle dotazioni, degli impianti e delle strutture, delle imprese del settore (A13).
Infine, il miglioramento del lavoro degli operatori (O7) potrebbe avvenire, a detta dei rispondenti di tre aree studio (Pollino, Serre Calabre e Sila), attraverso la diffusione di attività di consulenza, assistenza, formazione ed aggiornamento professionale degli attori operanti nel settore forestale e nelle filiere ad esso collegate (A15). Mentre gli intervistati della Catena Costiera considerano più rilevante la realizzazione di un maggior numero di corsi di formazione relativi alla sicurezza sul posto di lavoro (A16).
All’interno della recente “Strategia nazionale per la Bioeconomia” il settore forestale riveste una grande importanza sia in termini di contributo attuale sia di potenzialità di sviluppo futuro, pertanto è fondamentale che ciascuna regione definisca nei prossimi anni una propria strategia di valorizzazione del settore foresta-legno a livello regionale. La valorizzazione del settore forestale deve necessariamente essere in linea con le aspettative sociali e, a tal fine, integrare le richieste dei vari portatori di interessi nelle proprie proposte di intervento. Il presente contributo si inserisce in questo ambito di studi a supporto della definizione di una strategia di intervento per il settore forestale a scala regionale. In tale senso, il progetto “ALForLab” ha come obiettivi il potenziamento della filiera foresta-legno in Calabria, e attraverso la collaborazione tra Enti di Ricerca e Imprese sta sviluppando tecnologie e implementando conoscenze proprio nei campi definiti prioritari in questa ricerca, tra cui: nuove tecnologie di tracciabilità del legno dalla foresta al prodotto finale attraverso tecnologie RFID, promozione del legno locale attraverso la sperimentazione di nuovi prodotti legnosi derivanti da specie locali; incrementare la certificazione forestale attraverso la predisposizione documentale per l’ottenimento di una certificazione nei due schemi riconosciuti a livello nazionale (FSC e PEFC) e creare eventi formativi e di divulgazione sulle funzioni della foresta e le sue potenzialità.
Il metodo di raccolta e analisi dei dati concernenti le opinioni dei portatori d’interessi del settore forestale è stata applicata nella Regione Calabria. I risultati emersi dalla presente indagine, sottoforma di possibili strategie di valorizzazione della filiera foresta-legno a livello locale, possono essere di supporto ai
I principali vantaggi del metodo proposto risiedono nella semplicità applicativa, che consente la raccolta di un elevato numero di informazioni in un limitato periodo temporale. L’impiego di una lista chiusa di obiettivi e azioni facilita la fase di raccolta dati, ma al contempo limita le opzioni di scelta a disposizione dei rispondenti. Nei contesti in cui si hanno dei dubbi su quali possono essere i più importanti obiettivi per il settore forestale o le migliori azioni per perseguire gli obiettivi in questione è opportuno lasciare la possibilità agli intervistati di indicare obiettivi addizionali.
Il principale limite del metodo proposto risiede, invece, nell’impossibilità di approfondire alcune considerazioni degli intervistati che possono risultare utili. Tali informazioni potrebbero essere raccolte soltanto attraverso interviste di profondità addizionali ai dati raccolti con i questionari.
In conclusione, si auspica che nei prossimi anni un buon numero di regioni italiane si doti di una strategia regionale per la bioeconomia in grado di confluire in una strategia nazionale di più ampio respiro.
Il presente lavoro è stato svolto nell’ambito del Progetto “ALForLab” (PON03PE_00024_1) cofinanziato dal Programma Operativo Nazionale Ricerca e Competitività (PON R&C) 2007-2013, attraverso il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) e risorse nazionali (Fondo di Rotazione (FDR) - Piano di Azione e Coesione (PAC) MIUR). Gli autori ringraziano la dott.ssa Sonia Vivona, la dott.ssa Antonella Veltri e il dott. Gaetano Pellicone per il loro prezioso supporto e tutti coloro che hanno gentilmente compilato il questionario e fornito suggerimenti per migliorare il lavoro.
Strategia per la valorizzazione della filiera foresta-legno in Calabria secondo l’opinione di tutti i portatori d’interessi (
Strategia per la valorizzazione della filiera foresta-legno secondo l’opinione dei diversi gruppi di interesse (
Obiettivi e azioni finalizzate alla valorizzazione della filiera foresta-legno in Calabria.
Obiettivi | Azioni |
---|---|
O1. Valorizzazione economica dei prodotti legnosi | A1. Creare un sistema di tracciabilità per i prodotti legnosi in Calabria |
A2. Sostenere ed incrementare l’impiego del legno di produzione locale | |
A3. Realizzare un osservatorio del legno e un portale informatico | |
O2. Incrementare la diffusione della certificazione forestale | A4. Migliorare l’accesso al mercato dei prodotti certificati |
A5. Promuovere eventi informativi/formativi sugli aspetti legati alla certificazione | |
O3. Orientamento della produzione verso le richieste del mercato | A6. Differenziare e potenziare nuovi sbocchi di mercato del legno locale |
A7. Diversificare gli assortimenti secondo le richieste del mercato con il principio dell’uso a cascata del legno | |
O4. Interventi di coordinamento della filiera foresta-legno | A8. Incentivare l’associazionismo per superare il gap della frammentazione e gestione privata e favorire i servizi collettivi |
A9. Agevolare le procedure di locazione o comodato d’uso e l’acquisizione di proprietà fondiaria dei terreni montani per ridurre la frammentazione delle proprietà boschive | |
A10. Adottare un approccio partecipativo per mettere in contatto tutti gli attori sociali della filiera foresta-legno | |
O5. Implementazione del valore cultuale e ambientale del bosco | A11. Promuovere attività divulgative e didattico-educative, in tutte le loro forme, con l’obiettivo di migliorare nei cittadini la conoscenza e la consapevolezza del grande valore naturale, culturale ed economico del bosco |
A12. Valorizzare dal punto di vista economico i valori immateriali (culturali e ambientali) del bosco | |
O6. Meccanizzazione delle diverse operazioni colturali e della fase di prima lavorazione | A13. Ammodernamento delle dotazioni, degli impianti e delle strutture, delle imprese del settore |
A14. Utilizzare dispositivi per la sicurezza individuale degli operatori delle aziende forestali | |
O7. Miglioramento del lavoro degli operatori | A15. Promuovere, favorire e diffondere le attività di consulenza, assistenza, formazione ed aggiornamento professionale degli attori operanti nel settore forestale e nelle filiere ad esso collegate |
A16. Promuovere corsi di formazione sulla sicurezza sul lavoro e sugli impatti positivi e negativi del settore forestale sull’ambiente |
Valori medi attribuiti agli obiettivi di valorizzazione della filiera foresta-legno-energia in Calabria per gruppi di portatori d’interessi.
Portatori d’interessi/Obiettivi | Parametro | O1 | O2 | O3 | O4 | O5 | O6 | O7 |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|
Attori filiera foresta-legno-energia( |
Media | 4.86 | 4.50 | 4.50 | 4.50 | 4.67 | 4.58 | 4.78 |
Mediana | 5 | 5 | 5 | 5 | 5 | 5 | 5 | |
Dev.st. | 0.45 | 1.18 | 1.02 | 0.98 | 0.92 | 0.97 | 0.52 | |
Associazioni ambientaliste( |
Media | 3.89 | 4.56 | 3.67 | 3.89 | 4.83 | 3.28 | 4.44 |
Mediana | 4 | 5 | 4 | 4 | 5 | 4 | 5 | |
Dev.st. | 1.10 | 0.62 | 1.03 | 1.32 | 0.38 | 1.13 | 0.62 | |
Enti pubblici( |
Media | 4.08 | 4.52 | 4.00 | 4.26 | 4.63 | 3.84 | 4.53 |
Mediana | 4 | 5 | 4 | 5 | 5 | 4 | 5 | |
Dev.st. | 0.74 | 0.51 | 1.00 | 0.87 | 0.50 | 0.96 | 0.84 | |
Associazioni di categoria( |
Media | 4.50 | 4.70 | 4.20 | 4.80 | 4.80 | 4.40 | 4.90 |
Mediana | 5 | 5 | 5 | 5 | 5 | 5 | 5 | |
Dev.st. | 0.53 | 0.48 | 1.03 | 0.42 | 0.42 | 0.70 | 0.32 | |
Università e centri di ricerca( |
Media | 3.71 | 4.36 | 4.07 | 3.43 | 4.71 | 3.00 | 4.36 |
Mediana | 4 | 5 | 4 | 4 | 5 | 3 | 5 | |
Dev.st. | 0.96 | 0.72 | 0.80 | 0.82 | 0.45 | 0.78 | 0.81 | |
Totale( |
Media | 4.26 | 4.52 | 4.11 | 4.18 | 4.72 | 3.87 | 4.60 |
Mediana | 4 | 5 | 4 | 5 | 5 | 4 | 5 | |
Dev.st. | 0.88 | 0.79 | 1.01 | 1.05 | 0.61 | 1.12 | 0.68 |
Importanza di ciascuna azione (
Obiettivo | Azione | Attori dellafiliera foresta-legno | Associazioniambientaliste | Entipubblici | Associazionidi categoria | Universitàe centri diricerca | Totale |
---|---|---|---|---|---|---|---|
O1. Valorizzazione economica dei prodotti legnosi | A1 | 2.37 | 2.16 | 2.35 | 2.33 | 2.00 | 2.26 |
A2 | 2.30 | 2.00 | 2.23 | 2.22 | 2.64 | 2.26 | |
A3 | 1.96 | 1.79 | 1.77 | 1.44 | 1.50 | 1.76 | |
O2. Incrementare la diffusione della certificazione forestale | A4 | 2.63 | 2.42 | 2.62 | 2.22 | 2.86 | 2.58 |
A5 | 2.59 | 2.53 | 2.35 | 2.78 | 2.14 | 2.46 | |
O3. Orientamento della produzione verso le richieste del mercato | A6 | 2.67 | 2.53 | 2.63 | 2.78 | 2.43 | 2.63 |
A7 | 2.52 | 2.21 | 2.41 | 2.22 | 2.50 | 2.42 | |
O4. Interventi di coordinamento della filiera foresta-legno-energia | A8 | 1.93 | 2.21 | 2.19 | 2.56 | 2.14 | 2.15 |
A9 | 2.44 | 1.63 | 1.85 | 1.67 | 1.71 | 1.94 | |
A10 | 2.26 | 2.05 | 2.41 | 1.78 | 2.21 | 2.21 | |
O5. Implementare il valore cultuale e ambientale del bosco | A11 | 2.78 | 2.79 | 2.81 | 2.56 | 2.79 | 2.77 |
A12 | 2.44 | 2.26 | 2.31 | 2.44 | 2.21 | 2.34 | |
O6. Meccanizzazione delle diverse operazioni colturali e della fase di prima lavorazione | A13 | 2.74 | 2.58 | 2.65 | 2.33 | 2.64 | 2.63 |
A14 | 2.48 | 2.47 | 2.50 | 2.78 | 2.36 | 2.49 | |
O7. Miglioramento del lavoro degli operatori | A15 | 2.67 | 2.58 | 2.63 | 2.44 | 2.79 | 2.64 |
A16 | 2.52 | 2.47 | 2.48 | 2.56 | 2.21 | 2.46 |
Valori medi attribuiti agli obiettivi di valorizzazione della filiera foresta-legno-energia in Calabria per area di studio (in grassetto i tre obiettivi prioritari per gruppo).
Portatorid’interessi/Obiettivi | Parametro | O1 | O2 | O3 | O4 | O5 | O6 | O7 |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|
Catena Costiera( |
Media | 4.46 | 4.64 | 4.60 | 4.70 | 4.60 | 4.40 | 4.80 |
Mediana | 5 | 5 | 5 | 5 | 5 | 5 | 5 | |
Dev.st. | 0.66 | 0.50 | 0.52 | 0.48 | 0.70 | 1.07 | 0.42 | |
Pollino( |
Media | 3.31 | 4.73 | 3.91 | 3.82 | 4.64 | 3.64 | 4.09 |
Mediana | 3 | 5 | 4 | 4 | 5 | 3 | 4 | |
Dev.st. | 1.32 | 0.65 | 0.94 | 0.87 | 0.50 | 0.81 | 0.94 | |
Serre Calabre( |
Media | 4.48 | 4.50 | 3.95 | 4.50 | 4.91 | 4.00 | 4.82 |
Mediana | 5 | 5 | 5 | 5 | 5 | 5 | 5 | |
Dev.st. | 0.79 | 0.96 | 1.33 | 1.19 | 0.29 | 1.31 | 0.39 | |
Sila( |
Media | 4.35 | 4.46 | 4.15 | 3.95 | 4.65 | 3.72 | 4.56 |
Mediana | 4 | 5 | 4 | 4 | 5 | 4 | 5 | |
Dev.st. | 0.67 | 0.81 | 0.92 | 1.06 | 0.74 | 1.07 | 0.72 |
Importanza di ciascuna azione (
Obiettivo | Azione | CatenaCostiera( |
Pollino( |
SerreCalabre( |
Sila( |
---|---|---|---|---|---|
O1. Valorizzazione economica dei prodotti legnosi | A1 | 2.62 | 2.33 | 2.43 | 2.07 |
A2 | 2.00 | 1.83 | 2.30 | 2.40 | |
A3 | 1.62 | 1.83 | 2.00 | 1.69 | |
O2. Incrementare la diffusione della certificazione forestale | A4 | 2.54 | 2.54 | 2.48 | 2.64 |
A5 | 2.31 | 2.31 | 2.78 | 2.41 | |
O3. Orientamento della produzione verso le richieste del mercato | A6 | 2.62 | 2.58 | 2.70 | 2.60 |
A7 | 2.54 | 2.33 | 2.52 | 2.38 | |
O4. Interventi di coordinamento della filiera foresta-legno-energia | A8 | 2.00 | 2.23 | 2.17 | 2.11 |
A9 | 1.62 | 1.69 | 2.13 | 2.02 | |
A10 | 2.62 | 2.15 | 2.48 | 2.00 | |
O5. Implementare il valore cultuale e ambientale del bosco | A11 | 2.92 | 2.85 | 2.91 | 2.61 |
A12 | 2.23 | 2.23 | 2.35 | 2.41 | |
O6. Meccanizzazione delle diverse operazioni colturali e della fase di prima lavorazione | A13 | 2.62 | 2.75 | 2.65 | 2.60 |
A14 | 2.54 | 2.33 | 2.65 | 2.44 | |
O7. Miglioramento del lavoro degli operatori | A15 | 2.31 | 3.00 | 2.70 | 2.67 |
A16 | 2.77 | 2.50 | 2.57 | 2.36 |