The landscape is the product of human activities and nature as developed during the centuries. However, the landscape has a symbolic value because it can be considered the identity and culture of a territory that includes the values and beliefs of local population. The Alpine landscape is a
Tra le diverse definizioni quella della Convenzione europea del 2000 definisce il paesaggio come “una determinata parte di territorio, così com’è percepita dalle popolazioni, il cui carattere deriva dall’azione di fattori naturali e/o umani e dalle loro interrelazioni” (Convenzione europea del paesaggio -
Secondo
Il paesaggio delle Alpi, per le sue peculiarità geomorfologiche, climatiche e vegetazionali e per effetto delle condizioni socio-economiche delle popolazioni residenti, rappresenta un
Di pari passo con l’evoluzione del paesaggio alpino anche la percezione dello stesso da parte della società ha subìto profonde modifiche. Fino al XVIII secolo le montagne alpine erano viste come massicci “terribili e spaventosi” in cui era pericoloso avventurarsi; in seguito è emersa una visione romantica che faceva delle Alpi dei luoghi “belli e affascinanti”. Infine, dalla seconda metà del ’ 900, si è sviluppata l’idea delle Alpi come luogo ricreativo, di svago e relax (
Sulla base delle suddette considerazioni, il presente studio è focalizzato sull’analisi della percezione sociale del paesaggio forestale delle Alpi attraverso due prospettive di valutazione: una prima prospettiva d’insieme (esterna), intendendo il paesaggio come mosaico di differenti elementi e usi del suolo, e una seconda prospettiva di dettaglio (interna), osservando i singoli elementi che caratterizzano un paesaggio forestale. Gli obiettivi del presente studio sono l’identificazione degli elementi del paesaggio e degli aspetti gestionali che rendono un paesaggio più gradevole dal punto di vista estetico e l’individuazione delle caratteristiche socio-demografiche dei visitatori che maggiormente influenzano la percezione individuale. A tale scopo la stessa metodologia d’indagine è stata applicata in due casi studio in Trentino-Alto Adige (Val di Genova e lago di Santa Maria), caratterizzati da una diversa attrattività turistica e da differenti caratteristiche ambientali e paesaggistiche.
La presente indagine è stata condotta in due aree studio in Trentino-Alto Adige (
La Val di Genova (
Il lago di Santa Maria (
I dati concernenti le preferenze dei visitatori sono stati raccolti attraverso due campagne di rilievi: la prima nell’estate (giugno-agosto) del 2014 in Val di Genova e la seconda nella primavera-estate (maggio-agosto) del 2015 al lago di Santa Maria. In entrambe le aree di studio a un campione di visitatori è stato somministrato faccia-a-faccia un questionario strutturato (vedi Appendice 1).
Il campione di visitatori coinvolto nell’indagine è stato scelto in modo sistematico intervistando un visitatore ogni tre tra coloro che transitavano in alcuni punti di campionamento prestabiliti. Per la Val di Genova i punti di campionamento sono stati collocati in tre località (Nardis, Ponte Maria e Bedole) scelte tenendo conto della morfologia della valle, della frequentazione turistica e dell’accessibilità. In particolare, la località Nardis è situata nella bassa valle, facilmente accessibile dal parcheggio camminando pochi minuti a piedi ed è vicina a una cascata (Cascata di Nardis) che rappresenta una delle maggiori attrazioni turistiche della valle (
Nel comprensorio forestale circostante al lago di Santa Maria i visitatori sono stati contattati in tre punti distribuiti lungo i sentieri che si snodano intorno al lago. Tra questi il primo punto di campionamento è stato posto in prossimità dell’avvio del sentiero che conduce dal posteggio al lago sul versante trentino (comune di Fondo), il secondo nei pressi del lago (
Il questionario impiegato per la raccolta dei dati è stato strutturato in 28 domande in forma esclusivamente chiusa ripartite in tre sezioni tematiche (Appendice 1). La scelta di impiegare soltanto domande chiuse è stata fatta al fine di offrire a tutti i rispondenti lo stesso quadro di riferimento e di facilitare la compilazione del questionario accorciando i tempi di compilazione. In genere, i visitatori di un sito non hanno molto tempo a disposizione e non sono molto ben disposti ad essere interrotti durante la loro attività ricreativa; pertanto, avere un questionario breve ma esaustivo era di fondamentale importanza per la fase di raccolta dati (
Una prima versione del questionario è stata predisposta dai ricercatori coinvolti nella presente ricerca nella primavera (marzo-aprile) del 2014 ed è stata testata in Val di Genova con dieci visitatori al fine di mostrare eventuali problematiche legate alla comprensione delle domande e per valutare il tempo complessivo di compilazione (fase di pre-test).
Al termine della fase di pre-test si è deciso di suddividere il questionario in tre sezioni tematiche (“Informazioni personali”, “Informazioni sulla visita” e “Percezione del paesaggio”) per evitare che il rispondente si stancasse durante la compilazione (
La seconda sezione tematica è stata focalizzata sui comportamenti di visita in generale e su quelli specifici in riferimento alla visita in corso. Nello specifico sono state previste quattro domande, finalizzate ad investigare le preferenze e i comportamenti dei rispondenti durante le escursioni in montagna, così sintetizzabili: numero di giorni trascorsi mediamente in montagna per attività ricreative durante l’anno; durata media di un’attività ricreativa in montagna (ore); importanza attribuita alle principali attività ricreative in montagna (osservazione della fauna, escursionismo, raccolta funghi e piccoli frutti del sottobosco, arrampicata, escursioni a cavallo,
Infine, la terza sezione tematica è stata incentrata sull’analisi della percezione dei visitatori nei confronti delle caratteristiche estetiche del paesaggio distinguendo tra: percezione del paesaggio da una prospettiva d’insieme (esterna) e percezione dei singoli elementi del paesaggio forestale da una prospettiva di osservazione interna (
In riferimento alla percezione del paesaggio da una prospettiva d’insieme, quindi da un punto di osservazione lontano, gli intervistati hanno espresso le loro preferenze individuali per i seguenti aspetti (
Per quanto riguarda le caratteristiche interne al bosco valutate secondo una prospettiva di dettaglio sono state prese in considerazione le seguenti caratteristiche strettamente legate alla gestione forestale (
I dati raccolti tramite il questionario sono stati analizzati dal punto di vista statistico con lo scopo di evidenziare le preferenze collettive in merito agli aspetti estetico-ricreativi dei paesaggi forestali delle Alpi. In particolare, al fine di analizzare le motivazioni che spingono i rispondenti ad esprimere una determinata preferenza, è necessario considerare tre principali tipi di percezioni (
I dati raccolti con il questionario sono stati analizzati cercando di ricondurre le risposte degli intervistati ai suddetti tre tipi di percezioni. A tale scopo ciascuna caratteristica del paesaggio è stata analizzata tenendo in considerazione le principali variabili socio-demografiche dei rispondenti (età, genere, grado di istruzione, occupazione e provenienza) al fine di evidenziare eventuali differenze nella percezione tra gruppi di rispondenti. Il confronto tra gruppi di rispondenti è stato effettuato utilizzando il test non-parametrico di Mann-Whitney (α = 0.05) per area di studio, genere e provenienza, e impiegando il test non-parametrico di Kruskal-Wallis (α = 0.05) per età, grado di istruzione e occupazione. Si è optato per l’impiego di due test statistici non-parametrici, perché meglio si prestano ad essere applicati a dati ordinali e poiché, secondo il test di Kolmogorov-Smirnov, la distribuzione della popolazione in oggetto non segue la normalità.
La coerenza interna complessiva della scala adottata è stata valutata mediante il coefficiente alfa di Cronbach (α). Il coefficiente alfa fornisce un’indicazione della correlazione media tra tutti gli elementi messi a confronto (matrice di correlazione) ed è stato calcolato nel seguente modo (eqn. 1):
dove α è il coefficiente alfa di Cronbach,
Al termine della fase di raccolta dati il questionario è stato somministrato a 156 visitatori in Val di Genova e 202 visitatori al lago di Santa Maria. Il tasso di risposta è risultato per entrambi i casi di studio del 73% con tassi di non risposta simili nei
La coerenza interna complessiva del questionario (alfa di Cronbach) assume un valore di attendibilità elevato (α = 0.88). L’attendibilità interna riferita agli
In merito alla provenienza dei visitatori si sono registrate delle sensibili differenze tra le due aree studio (
Per quanto concerne la distribuzione del campione per genere si evidenzia un campione composto dal 59% di uomini e dal 41% di donne al lago di Santa Maria e dal 60% di uomini e 40% di donne in Val di Genova.
In termini di distribuzione del campione per fasce d’età gli intervistati al lago di Santa Maria sono complessivamente più giovani rispetto al campione di intervistati della Val di Genova; infatti, oltre un quarto del campione degli intervistati al lago di Santa Maria ha meno di 30 anni e soltanto l’11% ha più di 60 anni. Viceversa, il campione di intervistati in Val di Genova è risultato composto maggiormente da persone nelle ultime tre classi di età: 14.2% sotto i 30 anni; 10.9% tra 31 e 40 anni; 26.9% tra 41 e 50 anni; 22.4% tra 51 e 60 anni; 25.6% sopra i 60 anni d’età.
Il grado di istruzione del campione di entrambe le aree di studio è risultato abbastanza alto se si considera che il 39.6% degli intervistati al lago di Santa Maria e il 36.6% in Val di Genova ha un diploma di laurea o post-laurea, e rispettivamente il 48.5% e il 46.4% ha un diploma di scuola media superiore.
Per quanto concerne l’occupazione prevalente del campione di intervistati nel comprensorio del lago di Santa Maria si osserva una prevalenza dei dipendenti del settore privato (39.1%), seguiti dai dipendenti delle pubbliche amministrazioni (20.8%), dai pensionati (11.4%) e dagli studenti (10.4%). Analogamente in Val di Genova si osserva la seguente distribuzione in riferimento alle prime quattro categorie: 25.8% dipendenti del settore privato, 21.5% dipendenti del settore pubblico, 20.6% pensionati e 12.9% liberi professionisti.
I visitatori intervistati nelle due aree oggetto di studio presentano differenze riguardanti le motivazioni che li hanno spinti a recarsi nelle località considerate (
Nonostante queste differenze gli intervistati hanno dichiarato che normalmente durante l’anno si recano in montagna prevalentemente per svolgere attività di escursionismo (
L’analisi della percezione del paesaggio secondo una prospettiva d’insieme è stata effettuata, in primo luogo, valutando le preferenze individuali espresse per i singoli elementi caratterizzanti un paesaggio alpino (
Invece, i boschi hanno totalizzato valori medi piuttosto elevati perché in entrambi i siti questo elemento del paesaggio è la “cornice” all’interno della quale il visitatore si muove e pertanto è considerato un elemento imprescindibile della fruibilità turistica del sito. Interessante è notare la posizione delle aree aperte (prati-pascoli) le quali sono considerate piuttosto importanti per il campione di intervistati al lago di Santa Maria (valore medio di 4.13), mentre risultano all’ultimo posto per gli intervistati in Val di Genova. Anche questa differenza può essere parzialmente spiegata sulla base delle differenze nei due siti: i prati-pascoli sono presenti in entrambe le aree, ma nel comprensorio circostante il lago di Santa Maria i visitatori devono attraversare sia aree a prato sia a bosco prima di giungere al lago, mentre in Val di Genova i prati-pascoli si trovano esclusivamente alle quote maggiori (località Bedole e dintorni) e non sono quindi frequentati da tutti i visitatori. Le preferenze espresse nei confronti del bosco rispetto ai prati-pascoli non sono in linea con quanto evidenziato da altre ricerche condotte nell’arco alpino, seppur in contesti differenti, che hanno messo in luce l’elevato valore turistico-ricreativo proprio delle aree aperte (
Le pareti rocciose hanno una valutazione complessiva più bassa rispetto agli altri elementi del paesaggio (valore medio di 3.61). Però è utile segnalare come in Val di Genova i visitatori attribuiscano a questo elemento una valutazione più alta (4.03) rispetto al lago di Santa Maria (3.19); questo fatto è presumibilmente legato alla conformazione della Val di Genova che è molto stretta e circondata da alte pareti rocciose. I test statistici applicati hanno messo in evidenza differenze significative legate alla provenienza ed all’occupazione dei rispondenti. In particolare il test non-parametrico di Kruskal-Wallis ha messo in evidenza differenze statisticamente significative legate all’occupazione dei rispondenti (
L’ultimo elemento del paesaggio preso in considerazione è costituito dai manufatti antropici (malghe, rifugi, chiese). Complessivamente il valore medio è risultato di 3.96 con una differenza di 0.17 tra le medie delle due aree studio a favore della Val di Genova. Il test non-parametrico di Kruskal-Wallis ha evidenziato delle differenze statisticamente significative per quanto concerne l’età dei rispondenti (
I risultati concernenti le preferenze visive nei confronti degli elementi puntuali e lineari del paesaggio mostrano delle minime differenze tra elementi per gli intervistati al lago di Santa Maria e differenze più marcate nelle risposte dei visitatori della Val di Genova. Per i rispondenti di entrambe le aree studio i piccoli gruppi di alberi sono l’elemento puntuale più apprezzato con valori medi di 4.03 in Val di Genova e 3.98 al lago di Santa Maria. I valori più bassi si riscontrano per i filari di alberi (valori medi di 3.48 e 3.64) presumibilmente per due ragioni: la prima ragione è che i filari sono percepiti come elementi artificiali perché troppo regolari, la seconda ragione è legata al fatto che questi elementi non sono caratteristici delle aree montane, ma sono più tipici della pianura o delle aree collinari. Il test non-parametrico di Mann-Whitney ha evidenziato differenze statisticamente significative per i filari (
Altre ricerche condotte nei confronti dell’importanza della diversità a scala di paesaggio percepita dai visitatori hanno confermato come le caratteristiche socio-demografiche abbiano un’elevata influenza sulle risposte individuali (
I risultati relativi alla percezione per le singole caratteristiche interne ai boschi mostrano come i rispondenti di entrambe le aree studio preferiscano i boschi misti composti da tre specie (4.40), seguiti dai boschi puri di conifere (4.07). Osservando i risultati per aree studio si riscontra una maggiore preferenza per i boschi misti a tre specie per i visitatori del lago di Santa Maria (4.49) ed una netta preferenza dei visitatori della Val di Genova per boschi puri di conifere (4.22). In generale, la prevalenza per i boschi misti è ampiamente confermata da altre ricerche condotte nel contesto europeo che mettono in evidenza le preferenze per queste formazioni forestali sia da parte dei visitatori (
La struttura dei popolamenti forestali è una delle caratteristiche che sembra influenzare maggiormente la percezione visiva dei visitatori. In tal senso, i rispondenti esprimono una netta preferenza per i boschi disetanei (valore medio di 4.55 in Val di Genova e di 4.44 al lago di Santa Maria) rispetto ai boschi coetanei (valore medio di 3.57 in Val di Genova e di 3.65 al lago di Santa Maria). La disposizione delle piante nello spazio più apprezzata è quella casuale (o
Il grado di copertura di un popolamento forestale può rendere più o meno piacevole la fruibilità turistico-ricreativa di un sito; secondo gli intervistati risultano più piacevoli quei popolamenti caratterizzati da una copertura discontinua compresa tra il 50% e il 60%. Il grado di copertura meno apprezzato è risultato, invece, quello dei popolamenti densi e continui (>80%). Il test non-parametrico di Mann-Whitney ha messo in luce differenze a favore delle donne per i popolamenti più aperti e degli uomini per quelli caratterizzati da una copertura densa e continua. Presumibilmente il basso apprezzamento nei confronti delle foreste chiuse con un elevato grado di copertura è legato alla percezione istintiva e alla paura insita nell’uomo per la cosiddetta “selva oscura”. In tal senso non mancano gli esempi; in particolare nei testi bassomedievali il bosco è descritto come luogo orrido e pericoloso dove è facile smarrirsi e dal quale conviene tenersi alla larga (
La forma di governo di un bosco è sicuramente uno degli aspetti più importanti dal punto di vista della gestione forestale, mentre a livello di percezione da parte dei visitatori assume un’importanza trascurabile rispetto alle altre caratteristiche. I risultati della presente indagine mettono in evidenza minime differenze di percezione tra boschi cedui e boschi di alto fusto per i rispondenti della Val di Genova (valore medio per le fustaie di 3.85 e per i cedui di 3.95), mentre tali differenze, di segno invertito, sono più marcate per il campione di intervistati al lago di Santa Maria (valore medio per le fustaie di 4.11 e per i cedui di 3.70). Considerando che un elevato numero di rispondenti intervistati in Val di Genova proviene da regioni dell’Italia centrale e meridionale, più avvezzi a frequentare sin dall’infanzia i boschi cedui, le differenze a favore di questa forma di governo sono presumibilmente legate alla percezione affettiva di questi rispondenti. Il test non-parametrico di Mann-Whitney evidenzia delle differenze statisticamente significative tra uomini e donne per i boschi cedui (
Infine, i risultati relativi alla percezione delle tre principali componenti del legno morto (legno morto a terra, alberi morti in piedi e ceppaie) mettono in luce come la componente morta a terra sia percepita negativamente dai visitatori di entrambe le aree studio. Questa percezione negativa è probabilmente legata da un lato al fatto che il legno morto a terra rappresenta un ostacolo alle attività ricreative e dall’altro alla comune associazione tra presenza di legno morto e “cattiva gestione” (
Sintetizzando quanto sin qui detto si può asserire che, a detta del campione di rispondenti alla presente indagine, il bosco con il maggior grado di attrattività turistico-ricreativa è un bosco disetaneo, misto, con alberi distribuiti casualmente nello spazio, un grado di copertura compreso tra il 50-60% e privo di legno morto a terra.
Il presente lavoro ha analizzato la percezione del paesaggio forestale da parte dei frequentatori di due siti ubicati in Trentino-Alto Adige e caratterizzati da un’elevata attrattività turistica, ma differenti in termini di caratteristiche paesaggistiche e ambientali. Il paesaggio tipico di quest’area alpina è stato valutato esteticamente dai visitatori secondo una prospettiva d’insieme e una prospettiva di dettaglio, mettendo in luce come le caratteristiche del sito sembrino influenzare la percezione dei singoli elementi del paesaggio. In particolare, secondo una prospettiva d’insieme i visitatori tendono a preferire i boschi e gli elementi idrici (laghi e fiumi), mentre in una prospettiva di dettaglio i visitatori prediligono i popolamenti forestali più “naturali” (disetanei, misti, con alberi distribuiti casualmente e un basso grado di copertura). L’unico elemento in controtendenza con questa percezione collettiva è legato alla presenza di legno morto, in tal senso i visitatori di entrambe le aree di studio hanno mostrato una netta preferenza per i boschi gestiti nei quali la componente morta viene regolarmente prelevata. Inoltre, i risultati dell’indagine hanno evidenziato come anche le caratteristiche socio-demografiche dei rispondenti hanno una notevole influenza sulle preferenze individuali. Queste informazioni possono essere utili ai
I punti di forza del metodo d’indagine impiegato sono la semplicità nella raccolta e nell’elaborazione dei dati derivanti da un questionario strutturato e la possibilità d’impiego di tali informazioni in un sistema di supporto alle decisioni volto ad indirizzare le scelte politico-gestionali in materia di pianificazione territoriale. Viceversa, il principale punto di debolezza dell’indagine è legato al fatto che nella maggior parte dei casi le informazioni raccolte sono sito-specifiche, pertanto al fine di supportare i
Gli sviluppi futuri della presente ricerca, condotta nell’ambito delle attività dell’
Il presente contributo è parte integrante delle attività di ricerca svolte dall’
Localizzazione delle aree di studio rispetto ai confini della Provincia Autonoma di Trento.
Cascata del Nardis in Val di Genova (primo punto di campionamento in Val di Genova).
Parcheggio nei pressi del Ponte Santa Maria in Val di Genova (secondo punto di campionamento in Val di Genova).
Bosco di abete rosso misto a larice nei pressi del lago di Santa Maria (secondo punto di campionamento lago di Santa Maria).
Approcci per l’analisi della percezione dei visitatori nei confronti del paesaggio. (a) prospettiva d’insieme (esterna); (b) prospettiva da un punto di osservazione interno.
Caratteristiche di un paesaggio forestale valutate dagli intervistati secondo una prospettiva d’insieme (esterna).
Caratteristiche di un paesaggio forestale valutate dagli intervistati secondo una prospettiva di dettaglio (interna).
Distribuzione percentuale (%) delle attività svolte dai visitatori nelle due aree studio.
Distribuzione (%) del campione di intervistati nelle due aree studio secondo le principali caratteristiche socio-demografiche .
Gruppo | Caratteristiche socio-demografiche | Val di Genova (n=156) | Lago di Santa Maria(n=202) |
Provenienza | Trentino-Alto Adige | 6 | 55 |
Fuori regione | 94 | 45 | |
Età | Meno di 30 anni | 14.2 | 26.2 |
31-40 anni | 10.9 | 15.8 | |
41-50 anni | 26.9 | 26.3 | |
51-60 anni | 22.4 | 20.3 | |
Più di 60 anni | 25.6 | 11.4 | |
Genere | Maschi | 57.4 | 58.9 |
Femmine | 42.6 | 41.1 | |
Grado di istruzione | Scuola elementare | 3.3 | 4.5 |
Diploma di scuola media inferiore | 13.7 | 7.4 | |
Diploma di scuola media superiore | 46.4 | 48.5 | |
Laurea triennale | 7.8 | 12.9 | |
Laurea specialistica/magistrale | 27.5 | 26.2 | |
Dottorato di ricerca | 1.3 | 0.5 | |
Occupazione | Libero professionista | 12.9 | 5.9 |
Dipendente settore pubblico | 21.5 | 20.8 | |
Dipendente settore privato | 25.8 | 39.1 | |
Imprenditore | 3.9 | 4.0 | |
Studente | 9.7 | 10.4 | |
Pensionato | 20.6 | 11.4 | |
Altro | 5.6 | 8.4 |
Importanza delle principali attività svolte in ambiente montano secondo le dichiarazioni del campione di intervistati nelle due aree di studio.
Attività | Val di Genova (n=156) | Lago di Santa Maria (n=202) | ||
Media | Dev.st. | Media | Dev.st. | |
Osservazione della fauna | 2.55 | 0.62 | 2.66 | 0.54 |
Escursionismo | 2.65 | 0.54 | 2.65 | 0.54 |
Raccolta di funghi e frutti | 1.54 | 0.72 | 1.71 | 0.76 |
Arrampicata | 1.44 | 0.70 | 1.48 | 0.67 |
Escursioni a cavallo | 1.23 | 0.51 | 1.37 | 0.64 |
Escursioni in bicicletta | 1.66 | 0.79 | 1.63 | 0.98 |
Campeggio | 1.38 | 0.70 | 1.55 | 0.73 |
Picnic | 2.15 | 0.76 | 2.16 | 0.74 |
Caccia | 1.10 | 0.40 | 1.27 | 0.59 |
Percezione degli elementi del paesaggio secondo le dichiarazioni degli intervistati nelle due aree studio (media, deviazione standard e mediana).
Elementi del paesaggio ecaratteristiche del bosco | Val di Genova (n=156) | Lago di Santa Maria (n=202) | ||||
Media | Dev.st. | Mediana | Media | Dev.st. | Mediana | |
Bosco | 4.50 | 0.77 | 5 | 4.47 | 0.69 | 5 |
Prato | 4.01 | 0.96 | 4 | 4.13 | 0.91 | 4 |
Lago | 4.48 | 0.77 | 5 | 4.60 | 0.65 | 5 |
Fiume | 4.55 | 0.66 | 5 | 4.23 | 1.01 | 5 |
Affioramento roccioso | 4.03 | 1.15 | 4 | 3.19 | 1.26 | 3 |
Manufatti | 4.05 | 0.92 | 4 | 3.88 | 1.06 | 4 |
Albero isolato | 3.58 | 1.32 | 4 | 3.93 | 0.88 | 4 |
Piccolo gruppo di alberi | 4.03 | 0.96 | 4 | 3.98 | 0.88 | 4 |
Piccoli gruppi di alberi sparsi | 3.92 | 0.92 | 4 | 3.92 | 0.88 | 4 |
Filare | 3.48 | 1.26 | 4 | 3.64 | 1.10 | 4 |
Tessitura fine | 3.08 | 1.04 | 3 | 3.38 | 1.05 | 3 |
Tessitura media | 3.79 | 0.83 | 4 | 3.78 | 0.93 | 4 |
Tessitura ruvida | 4.54 | 0.79 | 5 | 4.38 | 0.84 | 5 |
Puro di conifere | 4.22 | 0.92 | 4 | 3.93 | 0.99 | 4 |
Puro di latifoglie | 3.87 | 0.96 | 4 | 3.88 | 0.92 | 4 |
Misto con due specie | 4.08 | 0.93 | 4 | 3.80 | 0.96 | 4 |
Misto con tre specie | 4.31 | 0.89 | 5 | 4.49 | 0.79 | 5 |
Coetaneo | 3.57 | 1.06 | 4 | 3.65 | 1.05 | 4 |
Disetaneo | 4.55 | 0.76 | 5 | 4.44 | 0.83 | 5 |
Regolare | 3.27 | 1.23 | 3 | 3.06 | 1.17 | 3 |
Casuale | 4.29 | 0.96 | 5 | 4.41 | 0.84 | 5 |
A gruppi | 3.61 | 1.06 | 4 | 3.43 | 1.01 | 3 |
Densa e continua | 3.25 | 1.26 | 3 | 3.18 | 1.01 | 3 |
Continua | 3.93 | 1.01 | 4 | 3.64 | 0.85 | 4 |
Discontinua | 4.12 | 0.89 | 4 | 4.09 | 0.83 | 4 |
Aperta | 3.25 | 1.30 | 4 | 3.96 | 1.02 | 4 |
Fustaia | 3.85 | 1.12 | 4 | 4.11 | 0.96 | 4 |
Ceduo | 3.95 | 0.90 | 4 | 3.70 | 0.93 | 4 |
Ceduo sotto fustaia | 3.81 | 1.10 | 4 | 3.71 | 1.01 | 4 |
Ceppaia | 3.25 | 1.29 | 3 | 3.29 | 1.21 | 3 |
Legno morto in piedi | 3.25 | 1.26 | 3 | 3.14 | 1.16 | 3 |
Legno morto a terra | 3.08 | 1.20 | 3 | 2.84 | 1.33 | 3 |
Assenza di legno morto | 3.64 | 1.39 | 4 | 3.74 | 1.17 | 4 |
Questionario utilizzato nel presente studio.