The present investigation was carried out in Val Visdende (north-eastern Italian Alps) on a surface of 1108 ha, with the aim of identifying the most important pasture vegetation types. Based on the conditions observed in the area, main parameters concerning topographic, ecological and management conditions were evaluated and expressed using synthetic indexes. Cluster and principal component analyses were used for the interpretation of the distribution of pasture types in relation to ecological factors, allowing to formulate hypotheses on the evolution of pasture vegetation as a function of ecological and management parameters.
Il rilievo e la valutazione della vegetazione pascoliva rappresentano gli elementi basilari per la formulazione di appropriati piani di gestione, per il razionale sfruttamento della risorsa erbacea e per la sua conservazione nel tempo. L’approccio fitopastorale (
Recentemente, e in analogia con quanto sta accadendo in molte Regioni in campo forestale, l’approccio tipologico sta prendendo piede anche nel settore pastorale, per cui iniziano ad essere disponibili lavori che analizzano le diverse formazioni a livello regionale o comprensoriale tentando anche di evidenziarne i rapporti con le caratteristiche ambientali e di utilizzazione (
Lo scopo di questo lavoro è stato quello di caratterizzare in maniera più dettagliata possibile le risorse pascolive della fascia subalpina e alpina di un’area del Veneto, attualmente utilizzata per produzioni zootecniche in maniera estremamente estensiva, e tentare di definire una collocazione delle principali
La prova è stata condotta nella fascia pascoliva di alta quota della Val Visdende (Comelico, Provincia di Belluno), oltre il limite superiore del bosco, compresa mediamente fra 1650 e 2500 m s.l.m., estesa su una superficie di circa 1670 ha ed estremamente differenziata per caratteristiche geo-pedologiche e stazionali.
In questo contesto, nell’area che risulta ancora effettivamente interessata all’utilizzazione animale, estesa su una superficie di circa 1108 ha (pari a circa il 66% della superficie pascoliva di alta quota dell’intero comprensorio) sono stati eseguiti 185 rilievi della vegetazione dopo una preliminare stratificazione da foto aeree, distribuiti in modo da cogliere tutte le differenti tipologie di vegetazione pascoliva. I rilievi botanici sono stati eseguiti secondo la metodologia fitopastorale citata in precedenza, registrando lungo
Per ogni rilievo, sono stati anche valutati alcuni parametri stazionali (quota, esposizione, pendenza), ecologici (disponibilità idrica, disponibilità di azoto, matrice litologica), e gestionali (intensità di pascolamento, distanza del luogo di ricovero notturno), propri della zona di cui il rilievo è risultato rappresentativo. I parametri ecologici e di utilizzazione non facilmente quantificabili per mezzo di misure dirette (come è stato possibile invece per quota, esposizione, pendenza, distanza dalla malga), sono stati espressi attraverso un giudizio sintetico. Tutti i precedenti parametri sono stati poi ordinati per classi variabili da 1 (minimo del fattore) a 5 (massimo del fattore), sulla base delle condizioni osservate nell’area di rilievo in relazione al parametro osservato. In
Attraverso la
La
La forte eterogeneità del territorio, la presenza di matrici litologiche differenziate, la variabilità morfologica dei versanti e la differente utilizzazione pastorale pregressa hanno determinato la creazione di varie unità di vegetazione. Le formazioni individuate rientrano nelle alleanze
La tipologia A è presente preferibilmente nelle aree con substrato calcareo, dal cotico aperto proprio dei ghiaioni, al pascolo chiuso più o meno modificato dalla presenza di acqua e dall’azione dell’animale pascolante; il numero di specie rilevate è risultato il più elevato in assoluto. All’interno di questa tipologia sono state individuate 3
Nelle zone con substrato prevalentemente siliceo sono state individuate due tipologie pascolive principali. La prima è la tipologia B, residuo del pascolo pingue alpino di buone caratteristiche pastorali, diffuso nelle aree maggiormente ricche di acque e di nutrienti, ma spesso degradato da irrazionali gestioni animali del passato e attualmente presente solo su piccole superfici. La seconda è la tipologia C, situata nelle zone più povere e spesso depauperate anche per un rapporto sbilanciato utilizzazioni/restituzioni, caratterizzata da una forte presenza di nardo e da un basso numero di specie buone foraggere.
Le
L’
La tipologia D, presente sia in aree a matrice calcarea che silicea, si identifica con la brughiera subalpina della valle ed è apparsa suddivisibile in quattro differenti
Attraverso i dati relativi ai vari parametri individuati per tutte le analisi lineari, è stato possibile calcolare per ogni
In
L’utilizzazione animale, strettamente collegata agli apporti di sostanza organica al terreno, è risultata dunque uno dei fattori più importanti di discriminazione fra le varie
La caratterizzazione delle risorse pascolive di alta quota della Val Visdende, eseguita attraverso la metodologia fitopastorale, ha permesso di delineare l’estrema variabilità del cotico erboso in relazione ai principali fattori stazionali, come altitudine, esposizione, pendenza dei versanti, matrice litologica, ecologici, quali disponibilità di azoto e di acqua, e gestionali, tipo la distanza dal luogo di ricovero e l’intensità di pascolamento. Dall’analisi di questi fattori è stato possibile ipotizzare la dinamica evolutiva del cotico che, se utilizzato attraverso corrette forme di pascolamento, tende ad evolversi verso le migliori
Inoltre la metodologia qui proposta ha dimostrato la propria validità in quanto la parametrizzazione delle caratteristiche ambientali anche attraverso semplici indici sintetici ha permesso di valutare i fattori maggiormente correlati con la presenza delle diverse formazioni pastorali e di interpretare l’evoluzione delle
In linea generale si può affermare che la grande e accorpata superficie di questi pascoli, per quanto di valore pastorale piuttosto modesto a causa dello sviluppo della componente arbustiva (brughiera a mirtillo e rododendro) e della presenza di
Lavoro condotto nell’ambito del Progetto di ricerca FISR “Pro-Alpe” con finanziamento interministeriale MEF, MIUR, MiPAAF e MATT. Coordinatore generale Dr. E. Piano, CRA-ISCF. Pubblicazione n. 8.
Dendrogramma risultato dalla
Relazioni tra i valori medi dei fattori 1 e 2 e le
Ipotesi evolutive delle
Indici impiegati per la classificazione ecologica e di utilizzazione delle aree rilevate.
Fattore | Indici | ||||
---|---|---|---|---|---|
1 | 2 | 3 | 4 | 5 | |
Disponibilità idrica | Arido | Asciutto | Medio | Umido | Ristagno |
Disponibilità di azoto | Nulla | Bassa | Media | Buona | Eccessiva |
Matrice litologica | Calcarea | Prevalenza calcarea | Mista | Prevalenza silicea | Silicea |
Pascolamento | Assente | Scarso | Presente | Elevato | Eccessivo |
Trasformazione dei parametri stazionali e gestionali misurabili in indici.
Fattore | Indici | ||||
---|---|---|---|---|---|
1 | 2 | 3 | 4 | 5 | |
Pendenza | 0-20 | 21-40 | 41-60 | 61-80 | 81-100 |
Quota | 1600-1800 | 1801-2000 | 2001-2200 | 2001-2400 | >2401 |
Distanza dalla malga | 0-300 | 301-600 | 601-900 | 901-1200 | >1201 |
Valori medi dei differenti indici studiati per ogni
Ecofacies | Quota | Pendenza | Disponibilità idrica | Disponibilità di azoto | Matricelitologica | Distanzadalla malga | Intensità diutilizzazione |
---|---|---|---|---|---|---|---|
A1 | 2.12 | 2.24 | 2.34 | 3.25 | 1.20 | 3.53 | 2.75 |
A2 | 1.83 | 1.72 | 3.00 | 3.96 | 1.92 | 2.66 | 3.68 |
A3 | 2.33 | 2.08 | 4.72 | 2.61 | 2.08 | 4.25 | 1.48 |
B1 | 2.00 | 2.00 | 3.45 | 3.62 | 3.55 | 2.38 | 4.20 |
B2 | 1.89 | 1.67 | 3.62 | 4.07 | 2.96 | 2.11 | 3.98 |
B3 | 2.14 | 2.14 | 4.07 | 4.45 | 3.90 | 1.71 | 4.63 |
C1 | 2.86 | 1.90 | 3.36 | 2.45 | 5.00 | 3.10 | 3.92 |
C2 | 3.00 | 1.43 | 3.13 | 2.03 | 5.00 | 3.33 | 3.00 |
C3 | 3.75 | 1.63 | 2.90 | 1.79 | 3.92 | 4.25 | 1.85 |
D1 | 2.64 | 2.14 | 2.97 | 1.78 | 4.16 | 2.93 | 2.02 |
D2 | 2.43 | 2.81 | 3.33 | 1.52 | 4.38 | 2.76 | 1.54 |
D3 | 2.50 | 4.25 | 3.18 | 1.57 | 5.00 | 2.75 | 1.86 |
D4 | 2.80 | 2.80 | 3.21 | 1.23 | 3.38 | 3.20 | 1.00 |
Coefficienti di correlazione fra i primi tre fattori delle componenti principali e alcune caratteristiche studiate.
Parametri | Fattore1 | Fattore2 | Fattore3 |
---|---|---|---|
Disponibilità azoto | -0.967 | -0.157 | 0.007 |
Intensità pascolamento | -0.854 | 0.107 | -0.086 |
Quota | 0.814 | -0.125 | 0.079 |
Distanza | 0.686 | -0.664 | 0.158 |
Matrice litologica | 0.407 | 0.695 | 0.137 |
Pendenza | 0.366 | -0.662 | -0.103 |
Disponibilità acqua | -0.271 | 0.104 | 0.946 |
Varianza (%) | 45.3 | 20.4 | 13.8 |
Varianza cumulata (%) | 45.3 | 65.7 | 79.5 |