A “Corriere della Sera” editorial, by Ernesto Galli della Loggia, provided a rather superficial comment on a recent proposal by the National Agency for the Evaluation of Universities and Research Institutes (ANVUR). Here, an answer is given.
Da qualche giorno l’ANVUR (Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema universitario e della Ricerca) ha pubblicato un documento-proposta riguardante i criteri di valutazione dei candidati e dei commissari dell’abilitazione scientifica nazionale.
Vi invito a scaricarlo dal sito ANVUR (http://www.anvur.org), e a leggerlo.
Molto in sintesi, l’impostazione fa riferimento a un meccanismo che, richiedendo sia ai candidati sia ai commissari parametri superiori alla mediana del rispettivo settore concorsuale, mira a un progressivo innalzamento della qualità del sistema universitario, che nei prossimi anni andrà incontro a un rinnovamento del 50% del corpo docente.
Mi sembra un’impostazione condivisibile.
I parametri per la valutazione prevedono delle premialità in relazione alla sede di pubblicazione degli articoli. Tanto per intenderci, un articolo pubblicato su una rivista notoriamente selettiva (mettiamo la rivista
E subito scatta il consueto fuoco di sbarramento.
Stupisce che a farsi paladino di questa reazione sia una persona intelligente come Ernesto Galli della Loggia, che sulla prima pagina del Corriere, si lancia in osservazioni sorprendenti. Testualmente dalla penna di EGdL:
E’ così superficiale l’interpretazione che EGdL dà del documento ANVUR, che verrebbe solo da rispondergli in modo provocatorio: ebbene sì, un articolo su
Ma poi il punto non è neanche questo.
Quello che è sorprendente (EGdL è professore universitario) è che queste osservazioni paiono ignorare completamente il concetto di
Argomentare per casi estremi con pseudo-ragionamenti (non li fa EGdL nel suo editoriale ma si sentono fare in giro, e EGdL pare adombrarli parlando dei libri di 500 pagine) del tipo “se fosse vivo, Enrico Fermi avrebbe un