According to art. 3.3 and 3.4 of the Kyoto Protocol and subsequent UNFCCC COP’s and national decisions, Italy shall report the net changes in GHG emissions by sources and removals by sinks resulting from afforestation, reforestation and deforestation (art. 3.3) and forest management (art. 3.4) activities. To assess art. 3.3 activities, Italy will define methods to estimate land use changes occurring after 31 December 1989. The paper considers the key-role that central administration shall have, as well as the role of regional and local administrations in order to solve some specific topics regarding data collection and management issues.
Il recente articolo di
Come è ormai noto (
Per quanto riguarda il settore forestale nazionale, la Conferenza delle Parti che hanno ratificato il Protocollo (COP/MOP) ha approvato (
Queste decisioni adottate in ambito internazionale e nazionale portano il potenziale nazionale massimo di assorbimento di carbonio dovuto alle attività di Uso del suolo, Cambiamento di Uso del suolo e Selvicoltura, nel primo periodo di impegno 2008-2012, ad una stima di oltre 16 MtCO2 anno-1. La prossima pubblicazione della revisione, tuttora in corso, della Delibera CIPE n.123/2002, ufficializzerà l’aumento di questo potenziale.
L’avvenuta comunicazione da parte dell’Italia della definizione di foresta da adottare ai fini del Protocollo di Kyoto di cui sopra, chiarisce il primo dubbio che
Per quanto riguarda i dubbi sollevati sulla possibilità di conteggiare completamente le attività di Afforestazione (A), Riforestazione (R) e Gestione Forestale (GF), si noti che l’IPCC, nella redazione delle Linee Guida sull’argomento (GPG-LULUCF), non essendo stato in grado di definire cosa sia
Per ultimo, ma non perché meno importante, si analizza il ruolo del costituendo Registro Nazionale dei Serbatoi di Carbonio. Nel richiamare le sue funzioni, l’articolo di
Constatato che ad oggi la Conferenza Stato-Regioni non ha ancora espresso alcun parere in merito al Piano, l’Amministrazione Centrale dello Stato ha provveduto, e sta provvedendo, alla realizzazione e gestione del suddetto Registro in assenza del coinvolgimento diretto delle Regioni, visto che, in ogni caso, i conti per Kyoto dovranno essere presentati e la responsabilità ultima, in ogni caso, rimane dell’Amministrazione Centrale dello Stato. È chiaro che l’assenza del coinvolgimento diretto delle amministrazioni regionali e/o locali ci impedisce di istituire il meccanismo di remunerazione diretta per chi avesse avuto intenzione di fare della riforestazione e gestione forestale nell’ambito del Protocollo di Kyoto un’attività di impresa.
Comunque, un ruolo per le Amministrazioni Regionali e Locali, se lo vorranno, esiste ed è molto importante poiché è relativo alla condivisione dei dati di dettaglio presenti sul territorio al fine di dotare il Registro di basi dati coerenti e robuste. Da alcune esperienze di successo a livello territoriale, quale ad esempio il recente Inventario del Carbonio Forestale della Provincia Autonoma di Trento, potranno arrivare utili indicazioni per la contabilizzazione dell’intero patrimonio forestale italiano. In virtù del fatto che dal 1 gennaio 2008 il Registro dovrà essere operativo a tutti gli effetti, ci sembra difficile implementare oggi, in pochissimi mesi, un meccanismo di coinvolgimento diretto dei proprietari forestali (pubblici o privati che siano). Gli Enti Locali e le Regioni che volessero sperimentare un meccanismo basato sui crediti di carbonio generati dal settore forestale già nel periodo 2008-2012, potrebbero valutare la possibilità di istituire un programma volontario e relativo mercato volontario. Una fase sperimentale, seppur nel mercato volontario, potrebbe fare da test per un possibile meccanismo simile all’interno del Protocollo di Kyoto nel secondo periodo di impegno 2013-2017.
Nell’ambito delle attività di preparazione del Registro Nazionale dei Serbatoi di Carbonio, il Ministero dell’Ambiente sta coinvolgendo gli esperti afferenti ai diversi Istituti di Ricerca, Università e Organi dello Stato competenti in materia con l’obiettivo di realizzare un sistema inventariale nazionale che consenta di contabilizzare l’assorbimento di carbonio (al netto delle emissioni dei gas non CO2) delle attività di Uso del Suolo, Cambiamento di Uso del Suolo e Selvicoltura (
Il CCS nella sua seconda riunione (30 Maggio 2007) ha analizzato la proposta di programma per l’istituzione del Registro presentata dal Ministero dell’Ambiente e, in particolare, ci si è soffermati sulle due priorità presentate dal Ministero stesso; la prima, sull’assoluta necessità di completare l’INFC con un’ulteriore fase che ci permetta di ricavare dati sul contenuto di carbonio nei serbatoi al momento ancora non oggetto di appositi campionamenti (lettiera, necromassa e suoli) e, la seconda, la realizzazione di un sistema che ci permetta di identificare e quantificare le sorgenti di emissione di altri gas ad effetto serra (CH4 e N2 O) dovute agli incendi nelle aree ad uso forestale. Alla prossima riunione, il CCS sarà chiamato a dare il proprio parere sulle proposte metodologiche operative inerenti l’implementazione delle due azioni prioritarie. Non appena approvato dal CCS, lo schema completo inerente il Registro Nazionale dei Serbatoi di Carbonio verrà presentato ai lettori di Forest@ con un successivo articolo.
“Il Protocollo di Kyoto e le foreste”, Cogolo di Peio (Tn), 23 Giugno 2007; “Il sistema nazionale delle statistiche forestali: situazione attuale e prospettive - L’Inventario Nazionale delle Foreste e dei Serbatoi di Carbonio”, Roma, 29 Maggio 2007; “Il Protocollo di Kyoto e le attività LULUCF”, Belpasso (CT), 5 Aprile 2007; “La pianificazione forestale quale strumento per la valorizzazione della montagna”, Catania, 12 Dicembre 2006; La Certificazione Forestale come strumento di mercato per l’utilizzazione sostenibile delle risorse forestali e la migliore promozione dei prodotti legnosi”, Potenza, 27 Settembre 2006; “Basi informative regionali e politiche pubbliche per la valorizzazione degli ecosistemi agro-forestali nell’attuazione degli impegni di Kyoto”, Torino, 16 Giugno 2006; “Stima del carbonio in foresta: metodologie e aspetti normativi”, 42° Corso di Cultura in Ecologia, San Vito di Cadore (BL), 5-8 giugno 2006."