Some interventions are described for the restoration of Falciano lake, Agro Falerno, Southern Italy, which is a site of interest for its naturalistic value and the persistence of important traces from Roman times.
Gli antichi Romani denominarono
Queste tracce delle strutture produttive sono testimonianze della matura fioritura dell’ordinamento centuriato e della proprietà contadina ad esso organicamente collegata; le numerose arterie viarie che tutt’oggi innervano l’agro secondo uno schema di estrema dinamicità territoriale, derivano dalle vicende agrarie di epoca romana.
Il territorio dell’
Per poter contrastare tali fenomeni e innescare processi di tutela ambientale è necessario realizzare indagini conoscitive in grado di monitorare con rigore scientifico lo stato ambientale.
Il lago di Falciano, di origine vulcanica, viene a trovarsi nella zona dell’
In particolar modo l’eutrofizzazione ha reso precario l’equilibrio idrogeologico del lago di Falciano; tale fenomeno, causato dall’inquinamento idrico, consiste nello sviluppo eccessivo di piante acquatiche provocato dal massiccio apporto di sostanze nutrienti trasportate dai due immissari: l’enorme proliferazione di vegetazione sommersa impoverisce d’ossigeno l’acqua creando vari danni a tutto l’ecosistema del Lago.
Per ovviare ai gravi danni provocati dalle deviazioni dei canali nel 1970, sono stati realizzati e ipotizzati una serie di interventi mirati a salvaguardare dall’inquinamento il lago e a tutelare le zone circumlacuali esposte a grossi rischi ambientali in occasione degli eventi meteorici; nel 1988 viene realizzato, a richiesta del Consorzio di Bonifica del Bacino del Volturno, lo studio relativo alla sistemazione del Lago e del relativo bacino imbrifero e viene proposto un intervento di ripristino dell’assetto idrografico, mirato ad alleggerire il lago dell’enorme carico idraulico.
Il Lago viene bonificato negli anni Novanta, dall’Amministrazione Comunale di Falciano del Massico che realizza l’impianto di depurazione delle acque del Canale Lago, diventato uno sversatoio. Un’ulteriore opera, realizzata dalla Regione Campania, ha inteso tutelare il lago da sversamenti e da anomalie di funzionamento dell’impianto depurativo realizzato dal Comune. Inoltre la Regione Campania ha realizzato una vasca di colma al fine di salvaguardare le sorgenti poste sul fondale lacustre dal fenomeno dell’interramento.
Nel 1993, la Regione Campania, considerata la ricchezza floreale, faunistica e archeologica dell’area del lago, istituisce la Riserva Naturale Lago di Falciano; il lago viene, finalmente sottoposto ad un particolare regime di tutela e viene riconosciuta l’importanza del suo ecosistema nel quale vive una folta vegetazione, formata prevalentemente da cannuccia, tifa, coltellaccio e falasco e il cui paesaggio è caratterizzato da boschetti di salice bianco, ontano nero e pioppo e dove sono ospitati ben 88 specie di volatili tra stanziali, migratori e svernanti.
Il recupero del Lago viene realizzato con la deviazione delle acque reflue che con il ripristino dell’assetto idrografico ante 1970 restituisce l’andamento originario al Rivolo Fontanelle e al Canale Vicinale Lago che vengono incanalati nel rivolo Forma, “
La prossima tappa per l’effettiva tutela della Riserva Naturale del Lago di Falciano è la stesura di un piano ambientale, ma questa è un’altra storia.
Il lago di Falciano del Massico in Campania Settentrionale.